Le veglie di Neri

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La sensibilità e l’estro creativo di Fucini sono ben esemplificati in Le veglie di Neri: paesi e figure della campagna toscana, opera pubblicata in volume nel 1882 dopo essere uscita a puntate sulla “Rassegna Settimanale” rivista diretta da Sidney Sonnino.

Autore:Renato Fucini
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La sensibilità e l’estro creativo di Fucini sono ben esemplificati in Le veglie di Neri: paesi e figure della campagna toscana, opera pubblicata in volume nel 1882 dopo essere uscita a puntate sulla “Rassegna Settimanale” rivista diretta da Sidney Sonnino. In qualità di ispettore scolastico l’autore ha modo di girare in lungo e in largo la Maremma e l’Appennino pistoiese, entrando così in contatto con una realtà contadina, semplice, povera, ma ricca di storia e tradizioni. Racconti come: Il matto delle giuncaiePrimaveraDolci ricordiScampagnata (solo per citarne alcuni) sono acquarelli nei quali scorgiamo personaggi curiosi, paesaggi incantevoli, storie permeate da un vivido realismo. Un testo, dunque, da riscoprire e leggere con interesse.

 

Renato Fucini nasce a Monterontondo Marittimo l’8 aprile 1843. Scrittore e poeta, dopo essersi laureato in Agraria, comincia a svolgere l’attività di insegnante. Con lo pseudonimo e anagramma di Neri Tanfucio, compone sonetti e racconti di rara eleganza, regalandoci alcune vivide scene di vita agreste. Profondo conoscitore della Maremma, ce ne ha lasciato un’immagine unica e ancora oggi viva. La sua arte ricorda, per certi versi, quella dei pittori macchiaioli e impressionisti. Esemplificativi in questo senso sono i famosi bozzetti, brevi racconti che con poche ma significative “pennellate” riescono a descrivere scene di vita quotidiana. Muore a Empoli il 25 febbraio 1921.